Allergie e occhi rossi: come comportarsi?

Qualche annetto fa Loretta Goggi cantava “Maledetta primavera”; è proprio quello che ogni anno le persone allergiche esclamano al giungere dei primi sintomi.

Pollini e polveri sono le principali cause delle riniti e degli occhi rossi e irritati quasi sempre sintomi di congiuntivite, un’infiammazione della sottilissima membrana trasparente che avvolge il globo oculare.

Gli allergeni sono costituiti da sostanze presenti un po’ ovunque: nei peli degli animali domestici, nella polvere e nei pollini di alcune piante che, dispersi dal vento o trasportati dagli insetti, possono sviluppare reazioni allergiche.

Le malattie allergiche sono decisamente aumentate negli ultimi anni e soprattutto quelle agli occhi. Le statistiche riportano che un italiano su cinque soffre di un’allergia, più o meno grave.

I sintomi variano dalla semplice rinite alla più grave asma, dalle congiuntiviti alle forme alimentari. Nella maggior parte dei casi si tratta di allergie stagionali perché si manifestano in prevalenza in determinati periodi dell’anno, e specialmente in primavera, con i primi pollini e spesso continuano a creare problemi per tutta l’estate.

Le allergie non colpiscono soltanto soggetti in età evolutiva ma anche adulti e persone in età avanzata. Ciò significa che allergici lo si può diventare anche chi non è più un ragazzo da tempo.

Si sa che l’ereditarietà ha comunque un ruolo fondamentale; un bambino con genitori non allergici ha il 12,5% di possibilità di essere colpito da allergie, con solo un genitore allergico ha il 19,8% di possibilità, la percentuale sale al 42,9% nel caso di un bambino con entrambi i genitori allergici, tuttavia la famigliarità non determina il tipo di allergia. Per esempio se il genitore è allergico alle graminacee non è detto che anche il figlio lo sia. ma il bambino avrà una certa predisposizione alle allergie e probabilmente il suo sistema immunitario svilupperà anticorpi per gli allergeni.

Qualsiasi sia l’età del soggetto è importante intervenire fin dai primi sintomi: iperemia (rossore) binoculare, prurito, improvvisa lacrimazione sono le manifestazioni più frequenti a livello oculare.

Il primo consiglio da dare è quello di evitare di strofinare gli occhi. E’ un errore da non fare perché non farebbe altro che peggiorare la situazione: infatti lo strofinamento rende più “amici” anticorpi e antigeni (polline o altro elemento allergizzante) con la liberazione di istamina che aumenta il prurito stesso»,

Non si deve sottovalutare la congiuntivite allergica poiché è dimostrato che a lungo termine, può determinare danni alla superficie oculare.

In fase acuta è possibile utilizzare, per brevi periodi di tempo, colliri al cortisone ma soprattutto è buona norma è utilizzare costantemente colliri sostituti lacrimali che ripristinano sia a livello quantitativo che qualitativo le lacrime perse con l’iperlacrimazione e poi mantengono “pulita” la superficie oculare eliminando quindi gli allergeni che hanno scatenato l’allergia.

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