IL 91% DELLE PERSONE LAMENTA FASTIDI AGLI OCCHI NELL’UTILIZZO DI DISPOSITIVI DIGITALI

IL 91% DELLE PERSONE LAMENTA FASTIDI AGLI OCCHI NELL’UTILIZZO DI DISPOSITIVI DIGITALI

Le statistiche più recenti riportano dati allarmanti circa l’eccessivo uso di dispositivi digitali. Si tratterebbe di una vera e propria dipendenza che coinvolge soggetti di tutte le età e soprattutto gli adolescenti. Una ricerca ha dimostrato che più di un terzo degli adulti trascorre dalle 4 alle 6 ore al giorno con dispositivi digitali, mentre il 14% anche 10-12 ore al giorno. Il cervello dei giovani che usano eccessivamente smartphone o Internet potrebbe subire alterazioni a livello dei neurotrasmettitori, ossia sostanze chimiche responsabili della comunicazione tra i neuroni. Ma i danni non sono a livello cerebrale; tutte queste ore passate sugli schermi digitali mettono a dura prova gli occhi. La maggior parte dei dispositivi digitali infatti emette luce blu, nota anche come luce visibile ad alta energia. I dispositivi digitali che emettono luce blu sono soprattutto: computer a schermo piatto, pc, portatili, tablet, smartphone, navigatori, TV LED e LCD.

Anche se la luce blu in sé è un semplice fenomeno naturale, è presente, ad esempio, nella luce del giorno e ci aiuta a rimanere svegli, la sovraesposizione può causare affaticamento degli occhi, disturbi nella visione ed insonnia. Questo è uno dei motivi per cui si sconsiglia di utilizzare i dispositivi prima di coricarsi o di addormentarsi.

La luce blu, conosciuta anche come luce visibile ad alta energia, si trova nello spettro visibile, vicino alla luce ultravioletta, con una lunghezza d’onda compresa tra 380-460 nanometri. Il picco di luce blu nociva si concentra intorno ai 435nm.

Il danno oculare indotto dalla luce è stato analizzato ormai da molti anni sia in studi di laboratorio che epidemiologici. Nonostante i naturali meccanismi di difesa dell’occhio, gli scienziati hanno sottolineato come l’esposizione cumulativa alla luce blu possa contribuire a variazioni irreversibili a lungo termine nella retina.

Perché e quali i fastidi? I dispositivi digitali sono usati a lungo e a distanza ravvicinata così da costringere continuamente i nostri occhi a passare da immagini, illustrazioni a testo, spesso anche a alta velocità. Quando la luce blu colpisce il cristallino, si rifrange e costringe l’occhio ad una continua messa a fuoco. Per correggere questo problema le persone compensano ammiccando, con conseguente stress visivo.

FASTIDI CAUSE
Rossore e occhi irritati Lungo periodo di tempo davanti a schermi retro-illuminati
Secchezza degli occhi Minor lubrificazione data da inferiore frequenza di ammiccamento (fissazione)
Affaticamento Eccessiva esposizione alla luce blu e sforzo per vedere caratteri piccoli e immagini.
Visione offuscata Forte luminosità degli schermi,
Dolore alla schiena, collo e spalle Postura scorretta per la  posizione del monitor
Insonnia Sovraesposizione alla luce blu soprattutto alla sera.
Mal di testa Eccessivo a affaticamento degli occhi

 

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